Me gusta Mucha: in mostra a Genova il gigante dell’Art Noveau
Genova – Non si tratta di arte contemporanea, direte voi. Certo, le opere di Alfons Mucha sono totalmente inscrivibili temporalmente e stilisticamente parlando nell’Art Noveau di inizio secolo scorso, ma preservano tuttora quella forza che ha fatto di Mucha un antesignano della pubblicità moderna. E tutti abbiamo avuto una fase della nostra vita dove abbiamo amato il suo senso estetico. Anche se già in vita (o se vogliamo, al momento della sua morte) lo stile di Mucha era considerato ormai superato, negli anni ’60 ha conosciuto un vero e proprio revival, e numerosi sono gli artisti che hanno attinto alla sua produzione come ispirazione, vedesi ad esempio gli iconici lavori di Bob Masse, storico illustratore di locandine rock – lisergiche. La produzione di Mucha è eterogenea, raffinata, comprendente moltissime opere. Pannelli decorativi, calendari, manifesti teatrali, copertine per riviste, illustrazioni librarie, cartelloni pubblicitari. E non solo: gioielli, elementi architettonici, capi di moda.
A Genova, fino al 18 settembre al Palazzo Ducale, potete trovare oltre 220 opere di Alfons Mucha tra affiches e pannelli decorativi, provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. La mostra è divisa per sezioni, che spaziano dal teatro alla vita quotidiana; la donna e la bellezza femminile, il giapponismo, il mondo animale, i materiali preziosi, il tempo e l’immaginario floreale. Chiude la mostra una selezione di abiti di sartorie italiane e francesi, a descrivere l’evoluzione del gusto in direzione modernista anche nel campo della moda. E sempre fino al 18 settembre, non perdetevi alla Wolfsoniana di Genova Nervi “Alfons Mucha: alle origini della pubblicità”, bellissimo spin-off dedicato ai suoi manifesti pubblicitari.